Il Prof. Mastri


Nato a Forlì, anche se da anni risiede a Bologna, il prof. Roberto Mastri tiene moltissimo alle sue origini romagnole.

L' amore per la metafisica lo ha portato a rinunciare ad una presumibilmente brillante carriera nel campo dell'edilizia presso l'azienda paterna e a sacrificare, in parte, i suoi giovanili interessi scientifico-tecnologici. Si è cosí laureato con lode in Filosofia nel 1986, discutendo una tesi sulla gnoseologia teologica di Nikolaus von Kues. Negli anni successivi ha conseguito l'abilitazione all'insegnamento.

Il suo primo incontro con un personal computer si verificò, in circostanze fortuite, nel 1985; in quell'occasione dimostrò un'indubbia predisposizione per l'informatica, riuscendo, in pochi minuti e senza alcuna preventiva istruzione, a formattare l'hard disk contenente l'unica copia dell'archivio clienti di una nota azienda bolognese (1). Acquistato poi un proprio elaboratore (con modernissimo processore Z80 a 4 MHz e sistema operativo CP/M) si dedicò come autodidatta alla programmazione.

Nel 1988 divenne docente Filosofia e Storia al Liceo "Malpighi" di Bologna - incarico che ricopre tutt'ora. Presso gli studenti ed i colleghi ha ben presto acquisito la fama di professore rigoroso, pignolo ed esigente. In realtà, dicono alcuni, non è così cattivo come sembra (è molto peggio!). (2)

Sin dai primi anni di insegnamento il Prof. Mastri si interessò alle applicazioni dell'informatica alla didattica. In questo contesto, nel 1993, mise a punto un linguaggio di programmazione ipertestuale basato su "tag" molto simile all'HTML che - purtroppo - era già stato inventato. Il suo browser testuale RHT, di conseguenza, presentato in una serie di convegni nazionali promossi dall'I.R.R.S.A.E. Emilia Romagna, non andò oltre la versione 0.2. In seguito, forse anche per vendetta, cominciò a costringere i suoi studenti ad imparare l'HTML per costruire ipertesti di argomento filosofico e non. Molti di questi sono ancora visitabili nel sito del Liceo Malpighi.

Nel frattempo, ormai più che trentenne, decide di iscriversi ad un corso di scuola guida per conseguire la patente B. Annoiato dagli esercizi sul libro dei quiz, ritenne opportuno costruirsi uno strumento informatico che gli consentisse di accelerare i tempi di preparazione. Nacque così rPat per DOS (1994) grazie al quale il prof. Mastri superò brillantemente l'esame di teoria compilando la scheda in soli 5' e senza alcun errore. Al primo esame di guida fu bocciato, per aver quasi causato un incidente, ma poi, con l'aiuto di di S.Cristoforo e grazie alla benevola distrazione dell'esaminatore, ottenne la patente. Qualche anno dopo, ormai familiarizzatosi con Internet, dedicò un afoso agosto allo studio del JavaScript, confezionando la prima versione di WEBpatente (1997) che ben presto divenne il programma per i quiz della patente più diffuso in Italia. Forse perché distribuito gratuitamente. Per questa stessa ragione il prof. Mastri non potè diventare ricco.

Le sue resposabilità scolastiche vanno intanto accrescendosi. Dal 1995 ricopre la funzione di Collaboratore Vicario del Dirigente scolastico (Vicepreside), occupandosi principalmente della disciplina e della frequenza degli studenti, sottoposta ad un ferreo controllo elettronico. Viene altresì incaricato dello sviluppo dell'impiego delle tecnologie informatiche e telematiche nell'Istituto. Sotto i suoi auspici tutti gli insegnanti, compresi gli umanisti più riottosi e più affezionati alla stilografica, vengono costretti - quasi un decennio prima che il Ministero dell'Istruzione lanciasse la sua "ForTic" - a compilare la programmazione in formato elettronico, a ricevere le circolari via e-mail, a preparare le loro lezioni in PowerPoint e a inviare telematicamente i voti degli scrutini.

Interista convinto ma non praticante, il Prof. Mastri non è molto versato nelle attività sportive in genere (fatta eccezione per le lunghe ed estenuanti passeggiate che ama soprattutto imporre agli studenti durante le gite scolastiche). I suoi interessi extra-professionali sono rivolti principalmente alla musica, all'astronomia e all'astronautica, tuttavia, per questa volta, il racconto delle sue esibizioni giovanili nel gruppo pop-folk dei "Crackers", nonché quello delle sue osservazioni telescopiche e ad occhi nudo, sono benignamente risparmiati al lettore.


(1) Non sarà inopportuno segnalare che l'azienda sopravisse all'incidente ed è tuttora fiorente. Anzi, la brutta esperienza contribuì a far progredire la sua dotazione tecnologica con l'introduzione di sofisticati dispositivi di backup.
(2) È doveroso informare gli utenti di WEBpatente che, nonostante la sua severità, il prof. Mastri non è uso apostrofare come "Zuccone!" i suoi studenti, anche quando si rendano più che meritevoli di tale epiteto, e che la voce registrata usata nel programma non è nemmeno sua.