Che cos'è la patente AM


La patente AM dal 19 gennaio 2013 sostituisce il "certificato di idoneità alla guida del ciclomotore" (CIGC) introdotto nel 2004 e consente di guidare ciclomotori e "microcar" in tutti i paesi dell'Unione Europea (se si sono compiuti i 16 anni).

Per conseguire il patentino occorre avere compiuto quattordici anni e sostenere una prova teorica e una prova pratica.

La prova teorica


La prova teorica è volta ad verificare il possesso di cognizioni sul Codice della strada.
Ci si può presentare all'esame dopo aver frequentato un corso in autoscuola o come "privatisti", ma non è più possibile come in passato seguire un corso gratuito a scuola.

L'esame, che tra breve sarà riformato, consiste ancora in un questionario con dieci quesiti, sorteggiati casualmente da un elenco che ne comprende in totale 334.


Il meccanismo di sorteggio prevede che in ogni scheda compaia obbligatoriamente un quiz per ciascuno dei dieci "capitoli" seguenti (le denominazioni sono nostre e sono le medesime utilizzate all'interno di WEBpatentino; l'ordine dell'elenco, invece, appartiene al listato ministeriale):
  1. Segnali di pericolo.
  2. Segnali di divieto. Segnali di obbligo. Segnali di precedenza.
  3. Pannelli integrativi dei segnali. Segnali complementari e di cantiere; segnali di indicazione. Segnali luminosi (semafori). Segnaletica orizzontale.
  4. Ordine di precedenza (incroci).
  5. Velocità, distanza di sicurezza. Sorpasso. Cambio di direzione (svolte), cambio di corsia.
  6. Fermata; sosta. Definizioni stradali.
  7. Cause di incidenti stradali; eventi atmosferici (pioggia, neve, nebbia, vento); uso corretto della strada. Assicurazione.
  8. Elementi del ciclomotore e loro uso: luci; clacson; pneumatici; freni. Casco protettivo.
  9. Comportamenti alla guida del ciclomotore.
  10. Responsabilità in caso d'incidente; primo soccorso; stato fisico; inquinamento; doveri del conducente.
Ogni quesito prevede una frase sospesa (che chiameremo "domanda") che viene completata in tre modi diversi ("risposte"). Ad esempio per il quesito n. 242 (secondo la numerazione di WEBpatentino) la domanda è:
Si deve utilizzare un casco...
e tre possibili completamenti sono:
1. omologato secondo le norme europee
2. di qualsiasi misura disponibile
3. più largo e comodo possibile


Il candidato è chiamato a pronunciarsi sulla verità o falsità di tutte e tre le risposte che sono tra loro indipendenti. Si tenga presente, infatti, che le tre proposizioni che risultano dall'unione della frase iniziale ("domanda") con i tre completamenti, nell'esempio:
1. Si deve utilizzare un casco omologato secondo le norme europee
2. Si deve utilizzare un casco di qualsiasi misura disponibile
3. Si deve utilizzare un casco più largo e comodo possibile

possono essere non solo una vera e due false (come in questo caso dove è vera solo la prima proposizione), ma anche due vere e una falsa, tutte false o tutte vere.

Per individuare la soluzione, quindi, non basta identificare una risposta vera: occorre esaminarle tutte. In sostanza, il candidato è tenuto a fornire trenta differenti risposte. A complicare le cose va aggiunto il fatto che l'elenco ministeriale per ciascuna "domanda" non prevede solo tre risposte, ma un numero maggiore (poco più di sei, in media) tra le quali vengono sorteggiate le tre che compaiono nella scheda d'esame. Si tratta di un totale di 2057 proposizioni: 1053 vere e 1004 false.


Per superare la prova non è indispensabile rispondere esattamente a tutti i quesiti; è prevista una tolleranza di 4 errori. Si consegue l'idoneità se si forniscono almeno 26 risposte esatte sulle 30 disponibili.

Non c'è una votazione; quindi una promozione ottenuta con 4 errori non è diversa da una ottenuta con zero. Tale fatto non deve portare a pensare che si possa affrontare l'esame anche con una preparazione un po' lacunosa. Aspirare soltanto alla sufficienza, qui come a scuola, è pericoloso; tanto più che in questo caso non esistono i "tra il cinque e il sei" o le promozioni con a settembre con il debito formativo. E poi, come si vede dall'esempio sopra riportato e come si capirà meglio esercitandosi con WEBpatentino, i quiz non sono difficili e le conoscenze richieste sono davvero essenziali.


La prova pratica


La prova pratica è finalizzata all verifica delle capacità e dei comportamenti ed è organizzata in due fasi. La prima fase si svolge in aree attrezzate e prevede, per i ciclomotori, esercizi come: lo slalom, il percorso ad otto, il passaggio in un corridoio stretto e la frenatura (differenti prove sono previste per i cilcomotori a tre ruote e quadiricicli leggeri). La seconda fase, alla quale si accede solo se è superata la prima, consiste in una verifica dei comportamenti di guida nel traffico.


Nel video: simulazione 3d della prima fase della prova pratica per i ciclomotori a due ruote.