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Otto regole d'oro


Ovvero: Come superare pressoché infallibilmente l'esame di teoria (anche con i nuovi quiz)

Quelle che seguono sono semplici indicazioni per affrontare lo studio della teoria attraverso l'esercitazione sui quiz. Si potrebbe obiettare che siano fin troppo semplici, ma la pratica dell'insegnamento suggerisce che ciò che più è trascurato è proprio quello che dovrebbere essere ovvio. In linea di principio l'uso del computer non sarebbe indispensabile ma, in pratica, il metodo è difficilmente applicabile senza questo strumento ed un programma simile a WEBpatente.

Ecco l'elenco sintetico delle regole:
  1. Seguire le lezioni dell'insegnante di teoria e leggere il manuale

  2. Iniziare ad esercitarsi sui quiz per argomento

  3. Leggere attentamente il testo di ciascun quiz

  4. Riflettere sul testo letto

  5. "Buttarsi" e rispondere

  6. Fermarsi sugli errori

  7. Ripetere più volte ogni argomento

  8. Tentare le prove d'esame
Ed ecco, di seguito, una loro dettagliata illustrazione.


1. Seguire le lezioni dell'insegnante di teoria e leggere il manuale.


Non c'è tecnologia che tenga. Il modo migliore per imparare è sempre quello di aver a portata di mano (almeno qualche volta) un "maestro umano". Farne a meno è possibile, ma è più difficile.

Il manuale è quello consigliato dalla vostra autoscuola. Leggere vuol dire leggere una volta e nulla più.



2. Iniziare ad esercitarsi sui quiz per argomento.


Questo è un punto "delicato". La prima cosa che fa lo studente medio quando si trova tra le mani un programma come WEBpatente è "buttarsi" sulle schede d'esame, per vedere se è in grado di superarlo. Ciò è comprensibile, ma è bene aver chiaro che, se non si vuole perdere tempo, ha senso affrontare le schede d'esame soltanto se si è preparati. Ci si può preparare attraverso i quiz, ma solo affrontandoli in modo sistematico, per argomenti.
Il Prof. Mastri sconsiglia vivamente di dedicarsi alle schede di esame (se non per curiosità o per distrazione) fino a che non si siano studiati tutti gli argomenti.

L'ordine dei contenuti non è determinante, anche se è preferibile muoversi con una certa logica. Seguite il programma del vostro insegnante o quello del vostro manuale. L'importante è esercitarsi su tutti gli argomenti.

Cominciate tranquillamente l'esercizio anche se avete l'impressione di non saper nulla: le idee si chiariranno, a poco a poco, attraverso i quiz.


3. Leggere attentamente il testo di ciascun quiz.


E' inutile rispondere se non si è certi di aver compreso quanto viene richiesto. Se qualche espressione non è chiara, è opportuno annotarla e chiedere lumi all'insegnante (per le parole "difficili" esistono anche i vocabolari).

Non abbiate troppa fretta e non trascurate alcuna parola (alcuni quiz hanno una forma un po' involuta che può portare a fraintendimenti: tenete presente, per esempio, che la negazione di una negazione afferma e che, per il Codice della Strada, la differenza tra sinistra e destra è fondamentale).


4. Riflettere sul testo letto.


In tutti i test (non solo quelli per la patente) è molto utile tentare di "mettersi nei panni dell'esaminatore", ossia cercare di comprendere che cosa vuole sapere da voi, qual è il senso delle sue domande. Entrare nella forma mentis di chi vi "mette alla prova" (anche se anonimamente ministeriale come in questo caso) è di grande aiuto nell'orientare il proprio studio.



5. "Buttarsi" e rispondere.


Adempiuti agli obblighi dei punti 3 e 4, ovvero: evitata un'insensata precipitazione, rispondete. Se lo sapete, bene. Se non lo sapete "provate a saperlo": usate l'intuizione e il buon senso, provate a collegare quanto viene chiesto a quello che conoscete, ragionate. Il Codice non è come la matematica ma ha ugualmente una sua logicità.

E' meglio non rimanere troppo a lungo nell'incertezza. C'è il rischio che il dubbio si imprima nella memoria più distintamente della risposta corretta.


6. Fermarsi sugli errori.


Si può realmente imparare dai propri errori, o addirittura imparare attraverso gli errori, purché ci si prenda la briga di riflettere sugli esiti ottenuti. Non si deve assolutamente passare ad un nuovo quiz prima di aver compreso perché si è sbagliato e di aver agito di conseguenza. Anche perché gli errori non sono tutti della medesima natura:

Avete letto male?

  • Cercate di usare maggior attenzione.

Non avete capito il testo?

  • Provate di rendervi conto di cosa non avete capito e, se resta oscuro, prendetene nota e chiedete all'insegnante.

Non lo ricordavate?

  • Andate subito a rileggere il punto in questione sul manuale per rinfrescare la memoria. Se usate WEBpatente potete anche consultare i suggerimenti o leggere il manuale di teoria.

Non lo sapevate?

  • Bene: ora lo sapete. Leggete (se è il caso) il testo attinente sul manuale per fissarlo meglio.

Vi siete distratti?

  • Inutile insistere se non siete concentrati. Prendetevi una pausa, distraetevi un attimo. E magari, se è tardi, rassegnatevi ad andare a dormire.

Ricordatevi di fermavi qualche istante anche quando, dopo qualche incertezza, azzeccate la soluzione giusta. Così come dovete sapere perché sbagliate dovete anche conoscere il motivo per cui una risposta giusta è giusta.

Non pensiate che questa sana abitudine costi troppo in termini di tempo. Nella maggior parte dei casi bastano pochi secondi anche per consultare il manuale cartaceo (che è bene tenere a portata di mano), oppure i suggerimenti di WEBpatente.



7. Ripetere più volte ogni argomento.


E' opportuno non passare ad un nuovo argomento prima di aver ben assimilato quello iniziato. In questo caso l'indice di apprendimento è assolutamente chiaro e indiscutibile: è il numero degli errori! Anche se non puntate all'infallibilità cercate di minimizzare ragionevolmente il numero delle risposte errate. Come potete sperare di riuscire ad essere promossi se fate più di quattro errori su un solo argomento? Contate sulla fortuna? Ma allora non vi serve un metodo, bensì un potentissimo amuleto.

Naturalmente ci saranno argomenti più o meno simpatici, in base ai propri gusti e alle proprie previe conoscenze; è ovvio che bisognerà ripetere alcuni argomenti più spesso di altri.

Bisogna anche aver chiaro che, con il nuovo esame, ci sono argomenti più importanti che ricorrono due volte nel questionario e altri meno. Essere deboli sugli argomenti "pesanti" è piuttosto rischioso.

Tenete anche presente che il numero di quiz varia in modo sensibile da un argomento all'altro. E' chiaro che bisognerà esercitarsi sugli argomenti più ricchi più volte che su quelli più sintetici.

Man mano che aumenterà la familiarità con le nozioni proposte crescerà anche la velocità con cui si affronteranno i quiz dei vari argomenti. E' bene, in prossimità dell'esame, riuscire a svolgere tutti i quiz in poco tempo (2/3 giorni).


8. Tentare le prove d'esame


Solo dopo aver studiato tutti gli argomenti si può iniziare (mentre si ripetono i quiz) ad affrontare con frutto le prove d'esame.

Non scoraggiatevi per gli insuccessi. Tenete presente che la suddivisione per argomenti fornisce un contesto che facilita indirettamente le risposte. Gli esiti delle prove d'esame saranno sicuramente peggiori di quelli ottenuti lavorando per argomenti.

Non entusiasmatevi con troppa facilità se riuscite a superare una prova d'esame; consideratevi preparati e pronti per l'esame vero quando riuscirete ad affrontare con successo (non più di 4 errori) almeno 10/15 prove di seguito.

Va comunque sottolineato che un esito del genere non è di per sé garanzia di un felice risultato all'esame (potrebbe trattarsi semplicemente di un transitorio momento di fortuna), se non è il frutto di un'esercitazione sistematica su tutti gli argomenti.


Buon lavoro!

Il prof. Mastri